Invito a cena
con la Storia
Il 24 giugno 1859 si combatte qui una battaglia decisiva per le sorti del conflitto tra gli eserciti Francesi e Sardo-Piemontesi da una parte e quello Austro Ungarico dall’altra.
Molti fatti la rendono una battaglia epocale: Dopo la battaglia di Lipsia del 1813, fu la più grande battaglia mai combattuta: 285.000 soldati si scontrarono tra questi colli.
Fu la battaglia più lunga: 18 ore di combattimento da Medole a San Martino, su un fronte lungo oltre 20 chilometri. La più cruenta, più di quella di Waterloo: 30.000 morti e feriti sul campo e, dirà poi Henri Dunant, il “padre” della Croce Rossa, altri 40 mila ne moriranno nei due mesi successivi a seguito delle ferite. L’ultima battaglia in cui si trovano in prima persona tre capi di stato : l’imperatore Francesco Giuseppe, l’imperatore Napoleone III e il re Vittorio Emanuele II. Una battaglia che segna i destini dell’Europa e che... scoppia per caso, perché i due eserciti si scontrano senza averlo previsto e, proprio per questo - per l’inatteso scatenarsi del combattimento - sarà così feroce e tragica.
La nostra intenzione è di condividere la straordinarietà di quanto è successo qui quel giorno, ecco quindi il racconto di un cantastorie che presenta gli eventi da un punto di vista non sempre ortodosso ma che li rende attuali e vivi come è giusto che sia.
Un racconto della battaglia di Solferino e San Martino
da punti di vista inusuali
Fabio Ko
Ryu Calabrò il Cantastorie
Soggetto: Evelina Somenzi
Sceneggiatura: Gigi Tagliapietra
Cena e spettacolo